Tendinite: cos’è? Cause e rimedi per alleviarla con il Massaggio

Ott 9, 2024

Tendinite cos'è cause rimedi ruolo del massaggio per alleviarla
La tendinite è un processo infiammatorio che colpisce i tendini del corpo, causato dalle ripetute sollecitazioni che alterano la struttura anatomica di alcune parti che compongono i tendini. Generalmente le lesioni provocate guariscono da sole, ma le nuove cellule, formano un tessuto meno resistente a cui spesso si associa un’infiammazione, detta “Tendinite”. Tutti i tendini possono esserne interessati (soggetti a sindrome infiammatoria) anche se alcuni in maniera maggiore, si tratta in genere di quelli a livello delle articolazioni più sottoposte a sforzi:
  • Cuffia dei rotatori: particolarmente colpito da infiammazioni, è il tendine del muscolo sovraspinoso, che si trova in uno spazio molto ristretto e può essere compresso tra la testa dell’omero e l’osso della scapola, tale situazione viene definita come sindrome da conflitto che può portare (se il tendine è ripetutamente sfregato contro le ossa) al suo indebolimento fino a terminare con la sua lacerazione.
La reazione infiammatoria inoltre è spesso legata a lesioni traumatiche o ad usura nel tempo del tendine.
  • Gomiti: la causa è il tendine che si inserisce sopra l’articolazione del gomito, sul lato esterno del braccio, la sua infiammazione, è detta gomito del tennista ed è causata da un uso eccessivo e continuo di questo, tipica dei soggetti che, a causa di particolari attività sportive o lavorative, sono costretti a fare movimenti ripetuti.
  • Polso: i tendini scorrono nel tunnel carpale e sono connessi ai muscoli estensori e ai muscoli flessori di ogni singolo dito della mano, il dolore varia a seconda della gravità dell’infiammazione e si manifesta con gonfiore intorno al polso, scricchiolii durante i movimenti, rigidità, calore e arrossamento della zona interessata.
  • Braccio: l’acuirsi del sintomo doloroso avviene attraverso il movimento, soprattutto per chi usa molto le braccia, sia per sportivi, o chi pratica lavori pesanti, ma anche per chi lavora come impiegato o per chi trascorre molto tempo davanti alla tastiera
  • Ginocchia: in particolare il tendine della rotula, la cui infiammazione è nota anche come ginocchio del saltatore. Tale infiammazione fa riferimento ai tendini che sono a contatto con gli elementi ossei dell’articolazione del ginocchio, in particolare, il tendine della rotula il quale collega la parte inferiore della rotula a una parte della tibia, chiamata tuberosità tibiale, il tendine del muscolo quadricipite, che collega il quadricipite femorale alla parte superiore della rotula e il tendine del muscolo popliteo, che collega la parte posteriore della gamba alla sezione laterale del femore per terminare poi nelle articolazioni del ginocchio.
  • Caviglia: corrisponde all’infiammazione dei tendini che si trovano intorno all’articolazione della caviglia in particolare il tendine d’Achille (situato nella parte posteriore, collega il polpaccio al calcagno) la cui infiammazione può favorire la formazione della fascite plantare un’infiammazione dei tessuti, in corrispondenza della fascia plantare, che collega il tallone alle dita creando l’arco del piede.
La tendinite può avere un’insorgenza acuta o progressiva, nelle forme croniche e nelle recidive si può incorrere nella la rottura del tendine, un problema molto importante che necessita di intervento chirurgico per essere risolto. Le tendiniti possono essere più frequenti in presenza di calcificazioni. Nelle forme acute è frequente l’origine traumatica, soprattutto in ambito sportivo (ad esempio, durante una partita a tennis), i primi colpi di rovescio possono portare ad uno sforzo del tendine della parte esterna del gomito.

CAUSE DELLA TENIDINITE

  Le cause generali e più diffuse della tendinite sono legate principalmente alla sollecitazione eccessiva del complesso muscolare e tendineo, non necessariamente dovute all’attività sportiva agonistica e molto intensa, ma anche a movimenti scorretti e posture innaturali che, prolungati nel tempo, provocano l’infiammazione.
  • Sovraccarico Meccanico: Movimenti ripetitivi e microtraumi.
  • >Fattori di Rischio: Età, peso eccessivo, posture scorrette, scarpe inadatte.
  • Lesioni Traumatiche: Spesso di origine sportiva o lavorativa.
  • Squilibri Muscolari: Uso eccessivo dei muscoli senza adeguato supporto tendineo.
  • Altri fattori: Artrite reumatoide, diabete, disturbi della tiroide.
La patologia può manifestarsi anche a seguito a contratture muscolari. Le cause della tendinite sono soprattutto di ordine meccanico e di sovraccarico cioè conseguenza della costante ripetizione nel tempo di microtraumi, i tendini hanno una vascolarizzazione limitata quindi il loro processo di riparazione dei tessuti non risulta molto veloce e fluido e le sollecitazioni traumatiche, finiscono per indebolire e danneggiare i filamenti fibrosi dei tendini determinandone lo stato infiammatorio. Sono soggetti a rischio di sovraccarico funzionale quelli che praticano un’attività sportiva con un allenamento eccessivo e scorretto, per esempio senza un adeguato riscaldamento prima e di stretching dopo, oppure sfruttando attrezzature non idonee. Attenzione anche all’uso di anabolizzanti, oltre ai numerosi rischi per la salute, il rischio di tendiniti è maggiore, incrementando la massa muscolare, determinano uno squilibrio tra la forza dei muscoli e la resistenza dei tendini creando danni gravi con conseguente rottura degli stessi. Ulteriori fattori di rischio per le tendiniti sono rappresentati da difetti anatomici: un ginocchio in cui articolazione presenta un’eccessiva deviazione verso l’interno o troppo verso l’esterno, la presenza di alcune patologie sistemiche come artrite reumatoide, gotta, diabete, disturbi della tiroide, il  metabolismo alterato dalle patologie sembra indurre una maggiore debolezza dei tessuti e della loro struttura, quindi una maggiore difficoltà nell’attivare i normali processi di riparazione.

SINTOMI

La tendinite, a prescindere dalle cause e dal tendine interessato, si manifesta con fastidio nella zona infiammata e con difficoltà nei movimenti di entità variabile.
  • Dolore Localizzato nella sede del tendine;
  • Possibile gonfiore attorno all’area infiammata;
  • Rigidità e difficoltà nei movimenti articolari;
  • Debolezza Muscolare e riduzione della forza nei muscoli collegati al tendine;
  • Sensazione di Calore e visibile arrossamento intorno all’area infiammata.
Rimane però il sintomo di maggiore rilevanza il dolore localizzato nella sede anatomica in cui si trova il tendine coinvolto dalla lesione. Tale sensazione dolorosa si accentua o compare esclusivamente durante la palpazione dell’area interessata o durante movimenti attivi e passivi che coinvolgono in maniera importante il tendine lesionato. Spesso, si registra un deficit nella forza muscolare dei muscoli collegati ai tendini lesionati. Il dolore acuto insorge nell’arco di qualche giorno, si avverte nel momento stesso in cui si inizia ad utilizzare l’articolazione, e recede con il movimento della stessa, in qualche caso si può avvertire anche crepitio e sensazione di calore alla palpazione. A volte, al dolore si associano anche la tumefazione del tendine infiammato o delle formazioni cistiche. Una rottura completa o parziale del tendine causa un dolore acuto ed improvviso che insorge solitamente durante un movimento impegnativo. Gonfiore, ecchimosi e palpabilità della lesione sono proporzionali al numero di fibre lesionate. Durante le attività sportive, il dolore può essere percepito chiaramente all’inizio del riscaldamento per poi scomparire e ricomparire al termine della seduta d’allenamento.

RIMEDI

Possiamo prendere in considerazione diversi rimedi tra cui:
  • RIPOSO: La cura della tendinite avviene attraverso la terapia conservativa e il riposo, che può essere sufficiente a semplificare il problema riducendo dolore e infiammazione.
I tempi di recupero sono condizionati e, possono dipendere da diversi fattori: età, parte del corpo colpita, gravità dell’infiammazione se si tratta di un primo episodio o di una riacutizzazione. Di solito l’astensione per 2-3 settimane dai movimenti che provocano dolore è abbastanza per ottenere un significativo miglioramento. È consigliato sospendere per qualche settimana gli allenamenti per prevenire     qualsiasi ulteriore infiammazione, gonfiore o danno. Il periodo di riposo è variabile rispetto all’entità del dolore.
  • GHIACCIO: agisce da potente vasocostrittore a livello di microcircolo locale, occorre applicarlo sulla zona infiammata quando si avvertono delle fitte dolorose tenendo la borsa del ghiaccio sulla zona interessata per circa 20 minuti più volte al giorno.
  • ANTINFIAMMATORI: è opportuno assumere dei farmaci antinfiammatori per alleviare il dolore immediatamente.
  • TUTORI: si possono indossare dei tutori per sostenere la parte colpita dalla tendinite e ridurre il movimento.
  • SCARPE ADATTE: vanno indossate scarpe adeguate non devono essere nè troppo grandi, né troppo piccole.
  • INIEZIONI DI CORTISONICI: sono farmaci che contengono steroidi utilizzati per ridurre l’infiammazione e migliorare il gonfiore.
  • TERAPIA CON LE ONDE D’URTO: consiste il passaggio di onde d’urto e ultrasuoni nella zona interessata, possono essere effettuate più sessioni.
Questa terapia può alleviare il dolore causato da tendiniti gravi come il gomito del tennista e tendinite d’Achille.
  • SOLETTE E PLANTARI ANATOMICI
  • CHIRURGIA: viene effettuato un intervento chirurgico soltanto in casi gravi e necessari per il funzionamento articolare.
 

IL RUOLO DEL MASSAGGIO PER ALLEVIARE LA TENDINITE

Durante il processo di guarigione è consigliato utilizzare delle tecniche di massaggio che permettono di ridurre lo stato doloroso e l’infiammazione. Il massaggio posturale agisce sul dolore del punto preciso, ripristinando un benessere generale, migliora l’elasticità dei muscoli e dei tendini, la mobilità articolare e favorisce il naturale avvio alla guarigione. La manipolazione degli arti aiuterà la muscolatura a rimanere tonica riequilibrando la circolazione sanguigna e linfatica. L’uso delle nocche permetterà di massaggiare i muscoli e i tendini tesi migliorando la loro rigidità soprattutto in alcune aree del corpo. Il massaggio decontratturante aiuta ad alleviare la rigidità dei nodi tipici della contrattura, presenti spesso in concomitanza di una tendinite o di una fascite, ripristinando la mobilità delle articolazioni e dei muscoli nella zona interessata. Questo massaggio ha un potente effetto anti-infiammatorio e consente un significativo aumento del flusso sanguigno locale. I globuli, che difendono l’organismo, sono quindi in grado di combattere l’infiammazione molto più velocemente. Il massaggio riduce la rigidità causata dalla tendinite, rilassa la muscolatura e permette di diminuire la trazione diretta sui tendini. Il massaggio thailandese che fa riferimento a tecniche antichissime della medicina cinese, attraverso la manipolazione, solitamente eseguita tramite digitopressioni o palmopressioni, si stimola l’apertura dei canali energetici ripristinando il corretto flusso nell’organismo e di conseguenza una maggiore fluidità e mobilità dei muscoli e delle articolazioni. L’Uso di Oli Essenziali: conoscere l’olio da massaggio corretto aumenta l’efficacia del trattamento che ogni massaggiatore deve saper personalizzare a seconda delle specifiche proprietà. Anche lo stretching funzionale è una  competenza fondamentale per ogni Personal Trainer, ma risulta utile anche per chi preferisce allenarsi in autonomia e vuole mantenere muscoli, tendini e articolazioni in uno stato ottimale. Cerca quindi di seguire un’adeguata preparazione fisica con riscaldamento e stretching prima e dopo l’attività fisica e evita posture innaturali.
  • Mantieni posture corrette durante il lavoro e le attività quotidiane;
  • Utilizza strumenti di lavoro e calzature adeguate;
  • Ascolta il corpo per riconoscere e rispondere ai segnali di affaticamento muscolare;
  • Riposo Regolare: includi periodi di riposo dall’allenamento per permettere ai tendini di recuperare.
Puoi applicare questi consigli e imparare queste tecniche di massaggio se già sei un massaggiatore professionista che vuole specializzarsi nel Massaggio Sportivo e lavorare con gli atleti; ma puoi dedicarti allo studio del massaggio anche se vuoi praticare queste tecniche autonomamente per rinforzare i tendini e prepararti al meglio per i tuoi allenamenti quotidiani, come jogging, Crossfit o allenamenti HIIT. La tendinite è una condizione comune ma gestibile con i giusti interventi che puoi imparare e praticare in sicurezza con i programmi strutturati dal comitato tecnico-scientifico e affidandoti ai docenti esperti di Diabasi®, che offre percorsi altamente qualificanti e percorsi dedicati al benessere e alle discipline bionaturali.

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