AFFATICAMENTO CRONICO: COS’È?
L’affaticamento cronico è una condizione patologica caratterizzata da una grave e persistente spossatezza. L’affaticamento cronico è conosciuto anche come encefalomielite o sindrome da stanchezza cronica (CFS).
AFFATICAMENTO CRONICO: SINTOMI
L’affaticamento cronico è caratterizzato da una persistente sensazione di stanchezza.
Tra i principali sintomi legati a questa condizione patologica troviamo:
- Dolore muscolare
- Dolore articolare
- Perdita dell’appetito
- Febbre continua ma di lieve entità
- Dolore ed ulcere della mucosa orofaringea
- Ingrandimento dei linfonodi del collo e delle ascelle
- Stipsi o diarrea
- Ittero
- Infezioni ricorrenti del tratto respiratorio superiore
Lo stato di affaticamento cronico può causare anche:
- Instabilità dell’umore
- Ansia
- Depressione
- Difficoltà di concentramento
- Disturbi del sonno
- Perdita della memoria, generalmente temporanea
- Confusione mentale
AFFATICAMENTO CRONICO: CAUSE
Anche se l’origine della sindrome da affaticamento cronico non è ancora chiara, sono state avanzate molte teorie in proposito.
Studi effettuati su pazienti colpiti da questa sindrome dimostrano che questi presentano livelli elevati di anticorpi contro il virus di Epstein-Barr (Herpesvirus) nel sangue, che dimostrano la presenza di un’infezione pregressa da parte di questo microrganismo, tuttavia, un legame certo tra la sindrome da affaticamento cronico e il virus Epstein-Barr non è stato ancora dimostrato.
Altre cause possono essere:
- La presenza di parassiti intestinali è molto comune nei pazienti colpiti da sindrome di affaticamento cronico anche se non vi sono prove certe del loro coinvolgimento nell’insorgere della malattia. Si è anche ipotizzato che la sindrome si associata ad un disturbo del sistema immunitario, ad un’alterazione dei meccanismi della pressione sanguigna, ad un’intossicazione chimica o alimentare.
- La sindrome di affaticamento cronico si riscontra maggiormente in soggetti in età compresa fra i 20 e i 40 anni e colpisce principalmente le donne.
- Il decorso della malattia non è uguale per tutti, infatti varia da soggetto a soggetto. Alcuni oggetti presentano sintomi che persistono per mesi, a volte anche anni, mentre altre alternano periodi di remissione dei sintomi a recidive.
AFFATICAMENTO CRONICO: DIAGNOSI
Quando lo stato di affaticamento cronico persiste nella persona, per un periodo di tempo che supera le due settimane è bene consultare un medico internista che potrà così escludere eventuali patologie quali:
- Anemia
- Tumore
- Infezioni sistemiche da Candida
- Depressione
- Intolleranze alimentari
- Cardiopatia
- Epatite
- Infezione da HIV
- Ipoglicemia
- Ipotiroidismo
- Infezioni croniche
- Morbo di Lyme
- Sclerosi multipla
- Artrite reumatoide
- Tubercolosi
- Reazioni allergiche da farmaci
Una volta esclusa una delle patologie descritte sopra, la diagnosi di sindrome da affaticamento cronico si può definire certa se vi è la presenza di una grande stanchezza e di un dolore muscolare che non si attenua nemmeno con un periodo di riposo e sonno, che persiste per un periodo di tempo che va dai tre ai sei mesi e che interferisce con lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
AFFATICAMENTO CRONICO: TERAPIE
Terapie Convenzionali
Si ricorre alla terapia convenzionale per lavorare e diminuire i sintomi legati alla sindrome di affaticamento cronico.
Antidolorifici come il paracetamolo, l’acido acetil-salicilico e l’ibuprofene possono ridurre l’entità del dolore muscolare ed articolare, alleviare cefalea, mal di testa e la febbriciattola.
Se la sindrome da affaticamento cronico si presenta insieme ad alterazioni mentali o psichiche, il medico potrà prescrivere degli antidepressivi.
La sindrome da affaticamento cronico può causare ansia e depressione, ma non viene considerata un disturbo psichico.
Alimentazione
In alcuni casi, i sintomi associati alla sindrome di affaticamento cronico, compreso anche il dolore muscolare e il dolore articolare, possono comparire in seguito a delle intolleranze alimentari.
- Si consiglia di eliminare cibi ricchi di zucchero, alimenti conservati, caffeina e alcol, in quanto possono determinare un peggioramento dei sintomi.
- Per depurare l’organismo si raccomanda di bere almeno sei bicchieri di acqua al giorno. Questa può inoltre giovare anche ai disturbi digestivi che molto spesso accompagnano la sindrome da affaticamento cronico.
Integratori alimentari
- Bromelina ed enzimi proteolitici: riducono gonfiore e infiammazione
- Enzimi digestivi ad ampio spettro: per migliorare la digestione difficile
- Olio di semi di Lino: ricco di acidi grassi essenziali
- Acido gamma-ammino-butirrico (GABA): in caso di stanchezza associata all’ansia
- Solfato di Glucosammina: allevia il dolore articolare facilitando la sintesi del tessuto cartilagineo. I risultati si possono apprezzare dopo otto-dodici settimane di trattamento
- Lecitina: ricca di colina, ferro, fosforo, iodina e calcio, migliorano il processo di trasmissione dei segnali elettrici da un neurone all’altro.
- Magnesio e l’Acido Malico: favoriscono la trasformazione di sostanze nutritive in energia
- Melatonina: regola il sonno
- Integratore Probiotico: normalizza la flora batterica intestinale, spesso compromessa in caso di sindrome di affaticamento cronico.
- Alga Spirulina, Alghe Blu-Verdi: contengono oligoelementi minerali carenti nella normale alimentazione
- Vitamina B12: utile anche se non vi è una reale carenza
- Vitamina C: dalle proprietà antibatteriche e antivirali
- Vitamina E: antinfiammatorio utile per combattere i radicali liberi
Fitoterapia
- Ginseng Cinese: energizzante utile per combattere stress fisico ed emotivo, infezioni virali e rafforza il sistema immunitario
- Ginseng Siberiano: aumenta la resistenza dell’organismo allo stress, alla fatica fisica e alle malattie. Ha proprietà antiossidanti e migliora l’umore
- Astragalo: incentiva la produzione di leucociti, necessari all’organismo per difendersi dalle infezioni e dalle infiammazioni
- Unghia del Gatto: ha proprietà antinfiammatorie e stimola il sistema immunitario
- Iperico: in caso di stanchezza cronica associata a depressione
- Valeriana: migliora la qualità del sonn
Fiori di Bach
- Aspen: in di presenza di paura che non si riesce ad esprimere. Questo stato può essere accompagnato da insonnia per via di incubi ricorrenti
- Hornbeam: allevia gli stati di affaticamento e di esaurimento
- Impatients: attenua nervosismo, impazienza, tensione e irritabilità
- Mimulus: utile per persone timide e impaurite, consapevoli delle proprie paure
AFFATICAMENTO CRONICO: OLI ESSENZIALI
Gli oli essenziali apportano numerosi benefici a corpo e mente, ma hanno anche delle controindicazioni!
Ecco perché scegliere prodotti puri al 100%, chemiotipizzati e sicuri è molto importante.
AFFATICAMENTO CRONICO: MASSAGGIO
Esiste un altro metodo di cura alternativa, estremamente efficace, che può essere associata all’utilizzo di oli essenziali ESSENTHIA®DIABASI: il Massaggio.
Esistono, infatti, diversi tipi di massaggio che possono alleviare determinati stati, generati dalla sindrome di affaticamento cronico:
- Massaggio Antistress: per alleviare ansia, stress fisico e mentale
- Massaggio Californiano, Massaggio Amazzonico®, Touch Vibration Body Massage: alleviano l’insonnia e migliorano la qualità del sonno. Utile contro ansia, stress e depressione
- Massaggio Svedese: allevia stress, ansia e depressione. Scioglie la muscolatura diminuendo dolore e infiammazione. Facilita il sonno
- Massaggio Cranio Sacrale: migliora l’insonnia, riequilibra corpo e mente, elimina stress e tensioni
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