La cefalea è il termine scientifico per indicare il mal di testa, un malessere che si diffonde in parte nel viso, all’ interno della testa e nella parte superiore del collo.
Può essere un sintomo di diverse patologie essendo il cervello un organo senza recettori del dolore quindi non lo percepisce se non per via delle strutture sensibili che si trovano intorno a esso.
Vi sono una serie di diversi sistemi di classificazione per il mal di testa. È considerato un sintomo molto frequente e invalidante, spesso, non permette di svolgere le normali attività lavorative.
Il trattamento di un mal di testa dipende dall’origine di esso, le cefalee possono essere dolorose e stressanti, di rado sono causa di una patologia grave.
Le cefalee possono essere suddivise in due tipi:
- Cefalee primarie: non causate da un altro problema.
- Cefalee secondarie: causate da un altro problema.
I disturbi da cefalea primaria includono:
Emicrania
È una particolare forma di mal di testa, dolorosa e potenzialmente invalidante.
Deve il suo nome alla localizzazione del dolore che colpisce in particolare un lato del cranio, indifferentemente il destro o il sinistro.
Le vere cause di questa malattia non sono conosciute, ma sono state formulate diverse ipotesi, la prima fra queste è che vi sia un’origine genetica.
Questa patologia è prevalente nelle donne, soprattutto in età fertile, colpite fino a tre volte di più rispetto agli uomini, tale ipotesi sarebbe da attribuire ad uno squilibrio di tipo ormonale.
Altra particolarità dell’emicrania è il suo essere preceduta e seguita da altri sintomi, in questo caso è chiamata emicrania “con aura”, per definire una serie di sintomi che precedono l’arrivo dell’attacco vero e proprio.
Il dolore si accompagna a fotofobia, fonofobia, nausea e, a volte, vomito.
È intensificato dall’attività fisica.
La durata può essere di alcune ore fino a due o tre giorni.
Se invece presenta sintomi acuti e persistenti che compaiono all’improvviso viene detta emicrania “senza aura”.
L’emicrania può avere un impatto molto forte sulla qualità della vita, soprattutto se gli attacchi aumentano oppure peggiorano e la patologia si cronicizza.
A volte è precedente dai sintomi quali disturbi visivi o del campo visivo (comparsa di immagini scintillanti, percezioni distorte del campo visivo) oppure formicolio del volto o degli arti con disturbi transitori sulla forza.
Cafalea a grappolo
La cefalea a grappolo si presenta soprattutto nell’età adulta, interessa il sesso maschile ed è caratterizzata da crisi frequenti che possono continuare per mesi.
Per poi lasciare spazio ad un periodo di benessere.
Il dolore è sempre molto intenso, interessa la zona temporale ed una metà del volto.
Si accompagna a congestione della mucosa dell’occhio e del naso dalla parte interessata, può avere carattere pulsante e persistente.
Questo tipo di cefalea colpisce ogni giorno per alcuni periodi di tempo detti “grappoli” per poi scomparire, tale periodo è detto remissione.
Solitamente questi periodi durano da 6 a 12 settimane, ma possono terminare dopo 2 settimane o continuare più a lungo.
Tendono a manifestarsi nello stesso periodo ogni anno, di solito in primavera o in autunno, ma alcuni soggetti hanno due o tre episodi l’anno e altri riferiscono intervalli di uno o due anni tra un episodio e l’altro.
Tra un episodio e l’altro i soggetti con cefalea a grappolo non presentano sintomi di nessun tipo.
La cefalea a grappolo può diventare cronica, non presenta nausea, gli attacchi si ripresentano ogni giorno o quasi, anno dopo anno senza interruzione.
La forma episodica può trasformarsi in forma cronica e viceversa.
Cefalea di tipo tensivo
La cefalea tensiva è un tipo di mal di testa piuttosto diffuso caratterizzato da dolore persistente, non pulsante, di intensità lieve o media, che interessa di solito la regione occipitale.
La durata del malessere è molto variabile, gli episodi durano di solito da 30 minuti a 7 giorni, mentre nelle forme croniche il dolore può durare ore, giorni, settimane, mesi o anni ed essere continuo.
Nelle forme lievi il disturbo spesso è causato da situazioni di stress, nelle forme più gravi e croniche il dolore persiste da mattina a sera.
La causa delle cefalee muscolo-tensive non è ancora chiara, ma può essere correlata a un limite di sopportazione del dolore inferiore al normale.
Tuttavia, lo stress ne è causa ma non l’unica spiegazione per i sintomi.
Il mal di testa può essere scatenato da cause secondarie come:
- infezioni
- dolori all’arcata dentale
- traumi cervicali
- disturbi vascolari e psichici
- emorragie cerebrali e tumori
- gravidanza
- abuso di farmaci
Altri problemi poi possono essere fattori scatenanti per le cefalee quali:
- Disturbi del sonno
- Problemi all’articolazione della mandibola
- Dolore al collo
- Affaticamento degli occhi
Le cefalee secondarie
Possono derivare da disturbi a cervello, occhi, naso, gola, denti, mascelle, orecchie o nuca o da un disturbo diffuso in tutto il corpo.
La cefalea cervicale detta mal di testa da cervicale fa parte delle cefalee secondarie.
E’ causata da una disfunzione del rachide cervicale, delle sue strutture ossee e dei tessuti molli seguita sovente da dolore al collo.
È caratterizzata da un fastidio ripetitivo e persistente nelle aree cervicali e del cranio, principalmente è unilaterale e coinvolge, generalmente, lo stesso lato in cui è presente una anomalia a livello cervicale.
Si evidenzia anche una limitazione del movimento del collo con un aumento del dolore durante lo stesso, in seguito ad una posizione non propriamente adeguata o ad una pressione nella regione cervicale o occipitale.
E’ un disturbo considerato molto comune, soprattutto in età adulta, nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 60 anni. Sembra prediligere le donne rispetto agli uomini e chi vive nelle grandi città rispetto a chi risiede in piccoli borghi.
Ne è soggetto in modo particolare anche chi conduce uno stile di vita sedentario, per via della muscolatura meno allenata, oppure chi è sottoposto a condizioni di stress.
CAUSE
Le cause della cefalea sono ancora poco chiare.
Si ipotizza che il dolore sia causato da un’errata comunicazione tra cervello, nervi e vasi sanguigni del capo, che deriva da un malfunzionamento dei neurotrasmettitori.
Anche la predisposizione genetica è un fattore da tenere in considerazione, chi soffre di cefalea ha in famiglia altre persone che soffrono dello stesso disturbo.
La cefalea può essere scatenata da alcuni fattori:
Un ruolo importante sembra essere svolto dall’attività ormonale , anche con l’insorgenza in età puberale.
Alcune fra le cause più conosciute sono da attribuirsi all’uso di farmaci estroprogestinici (anticoncezionali) molto più frequenti quindi prima e durante il periodo mestruale.
Altri fattori che possono aggravare l’emicrania sono lo stress, l’uso di alcuni farmaci vasodilatatori quali nitroglicerina, reserpina, l’abuso di caffeina in grandi quantità e alcuni cibi come formaggi stagionati, cioccolato, alcool ecc…
In gravidanza e in menopausa, può avvenire la scomparsa dell’emicrania o un netto miglioramento.
Le cefalee sono da considerarsi a volte fattori scatenanti in quanto rappresentano un sintomo predominante nei tumori cerebrali e nelle emorragie cerebrali, tuttavia associandosi in tali casi a sintomi e segni neurologici, non sono però presenti attacchi come nelle classiche forme di emicrania.
Altri fattori scatenanti possono essere legati allo stile di vita come i pasti mancati, l’assunzione irregolare di caffè, il sonno irregolare, lo stress, il fumo.
Pertanto, nonostante non esistano studi che possano con certezza confermarlo, regolarità nella dieta, nell’assunzione di caffeina a piccole dosi, nel sonno e nell’esercizio fisico rappresentano abitudini utili a contrastare gli episodi di emicrania.
Anche alcuni farmaci possono diminuire la frequenza e l’intensità della cefalea come ad esempio i contraccettivi orali, la terapia ormonale post-menopausa, i decongestionanti nasali e protettori gastrici.
SINTOMI DELLA CEFALEA
Un attacco di emicrania può includere una serie di sintomi premonitori che si verificano anche ore prima che inizi il dolore e sintomi che possono durare diverse ore dopo la fine dell’episodio.
Sbadigli continui, cambiamenti dell’umore, una particolare sensibilità e fastidio alla luce, per gli odori e per i rumori, il dolore al collo, la stanchezza,l’ affaticamento e la scarsa resistenza all’attività muscolare, sono sintomi che possono persistere durante e dopo il mal di testa vero e proprio.
Una serie di segnali che precedono l’attacco identificano la cosiddetta emicrania con aura, tali sintomi possono essere:
- la visione di linee ondulate o luminose
- macchie nere
- oscuramenti di una parte del campo visivo
- formicolio di un arto o di parte del corpo
- difficoltà nel parlare
- vertigini
Questi sintomi possono susseguirsi o essere presenti contemporaneamente.
La cefalea non si manifesta allo stesso modo per tutti e non è quasi mai provocata da un unico fattore, i segnali che caratterizzano un attacco di mal di testa sono molteplici e variabili a seconda della persona.
RIMEDI
Dosare un’adeguata terapia farmacologica in quanto alcuni farmaci sono in grado di ridurre o far sparire la cefalea, il dosaggio e l’efficacia cambiano in base alla situazione.
Dormire perché il sonno è responsabile della ricarica energetica del cervello, possibilmente in posizione supina con un cuscino adeguato. Il riposo costituisce un efficace trattamento per il mal di testa da cervicale e altre cefalee.
Mantenere una postura corretta sia eretta, sia seduta che sdraiata. Se la cefalea ha origine da una contrattura muscolare o dalla sollecitazione dei nervi cervicali, correggere la postura aiuta a prevenirla
Praticare attività fisica può essere utile per le cefalee di lieve entità.
Un panno umido e freddo sulla fronte dà una sensazione di sollievo molto piacevole, soprattutto quando la cefalea è occipitale e causata da vasodilatazione.
Applicare un cuscino caldo con all’interno semi di ciliegie, sulla nuca , aiuta ad alleviare il dolore soprattutto se causata da un’infiammazione della cervicale.
Respirazione profonda e training mentale, il rilassamento, soprattutto quello indotto dalle tecniche avanzate, è in grado di ridurre significativamente la cefalea.
Una fasciatura stretta della testa che serve per ridurre l’afflusso di sangue al capo e diminuire le pulsazioni tipiche della cefalea.
La luce intensa può far insorgere o peggiorare il mal di testa. È consigliabile rimanere il più possibile al buio, in caso di sole utilizzare degli occhiali da sole.
Regolarizzare le abitudini di vita, soprattutto quelle dei pasti e del sonno.
E’ utile l’utilizzo di piccole dosi di caffeina, la vasocostrizione che ne scaturisce può aiutare a diminuire il dolore.
Inoltre, dato che lo stress è una delle cause di alcuni tipi di emicranie, può aiutare bere tisane rilassanti, come camomilla, melissa, lavanda e valeriana.
Gli impacchi freddi possono aiutare a combattere le emicranie. Per esempio è stato dimostrato che applicare impacchi di ghiaccio sul collo per 30 minuti aiuta a lenire il disturbo. Al contrario anche la classica borsa dell’acqua calda da usare per impacchi migliora la vasodilatazione e i mal di testa da tensione.
A volte un mal di testa deriva da una condizione di disidratazione, può essere utile bere dell’acqua.
In altri casi può essere dovuto a un calo glicemico, nel qual caso si dovrebbe bere una bibita zuccherata o porre dello zucchero sotto la lingua, dove è facilmente assorbibile.
Un’altra sostanza che è consigliabile assumere è la vitamina B12 che si trova nella carne, nel pesce, nelle uova e nei latticini.
Altri rimedi naturali efficaci nel trattamento dei mal di testa sono alimenti contenenti il magnesio, che aiuta a combattere i mal di testa e a prevenirli quando assunto regolarmente. Ne sono ricchi:
- la frutta secca
- i cereali integrali
- i legumi
- l’aneto
- il cacao
- i fichi
Alimenti contenenti vitamina E sono molto efficaci soprattutto per regolarizzare gli ormoni nelle donne durante la gravidanza. Ne sono ricchi:
- germe di grano
- oli di semi
- frutta secca
- salmone
- crostacei
Alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, che alleviano i mal di testa. Più nello specifico, la vitamina B2 (o riboflavina, contenuta in latte e derivati, fegato, lievito, uova e vegetali a foglia verde) riduce il numero e la durata degli attacchi di emicrania. La vitamina B6 è presente in:
- carni
- pesce
- cereali integrali
- uova
- vegetali
Uno studio del 2013 ha dimostrato che le tisane allo zenzero sono molto efficaci nel combattere le emicranie, favorendo anche la scomparsa della nausea;
L’omega-3 contenuto nel pesce ha una funzione antinfiammatoria, aiutando a combattere i mal di testa dovuti a infiammazioni, si trova principalmente nei pesci “grassi” quali salmone, merluzzo, sgombro e pesci azzurri.
I rimedi naturali derivati dalle piante, aiutano a lenire altri sintomi e combattono la nausea, sono, per esempio, i semi di coriandolo e l’achillea millefoglie le quali hanno effetto antinfiammatorio, per cui potrebbero aiutare così come il limone spremuto e sorseggiato.
Talvolta i mal di testa possono essere provocati da intolleranze alimentari. Se si hanno frequenti mal di testa la cui causa non si conosce bene, si potrebbero identificare eventuali correlazioni fra cibi e cefalee.
Diventano molto utili per alleviare i sintomi prima e durante un attacco di cefalea le tecniche di rilassamento, tra cui meditazione, respirazione profonda, yoga, ipnosi e agopuntura le quali riducono lo stress, rilasciando endorfine e possono aiutare a conciliare il sonno.
Sulla fronte si massaggiano i punti dolenti e può essere un valido aiuto, premendo nella zona tra pollice ed indice, per poi rilasciare lentamente e ripetere più volte.
MASSAGGI IDEALI PER TRATTARE LA CEFALEA
Il massaggio posturale per esempio agisce sul dolore del punto preciso, in particolare nel caso del mal di testa da tensione, massaggi al collo e alla fronte sono un’ottima tecnica per:
- lenire i dolori, ripristinando un benessere generale,
- migliorare l’elasticità dei muscoli del collo
- migliorare la mobilità delle articolazioni
- favorire il naturale avvio alla guarigione.
La manipolazione del collo aiuterà la muscolatura a ridurre la rigidità migliorando lo stato doloroso. L’uso delle dita delle nocche permetterà di massaggiare i punti dolenti contratti e tesi migliorando il loro stato.
Scopri di più sul massaggio posturale
Utili il massaggio decontratturante che aiuta ad alleviare la rigidità dovute alle contratture presenti spesso in concomitanza delle fasce muscolari nella zona cervicale ripristinando la mobilità dei muscoli nella zona interessata.
Tale massaggio ha un potente effetto anti-infiammatorio riducendo il dolore nella zona interessata, in particolare aiuta l’individuazione dei trigger point o “nodi” muscolari che sono punti sensibili detti punti di dolore localizzato e cronico che se trattati e manipolati nel modo corretto, aiutano ad alleviare il dolore nella fase acuta degli episodi di cefalea
Scopri di più sul massaggio decontratturante
Infine il massaggio thailandese che fa riferimento a tecniche antichissime, attraverso la manipolazione si stimola l’apertura dei canali energetici ripristinando il corretto flusso nell’organismo e di conseguenza una maggiore fluidità e la mobilità dei muscoli, comprimendo la zona sotto la nuca esercitando una pressione con i polpastrelli dei pollici si allevia notevolmente il dolore negli episodi di cefalea intensi. Sulla fronte si massaggiano i punti dolenti e può essere un valido aiuto, premendo nella zona tra pollice ed indice, per poi rilasciare lentamente e ripetere più volte.
Scopri di più sul massaggio thailandese
In molti casi anche l’aromaterapia ha dato buoni risultati, in particolare quando gli oli essenziali vengono inalati o usati nel massaggio, diventano un ottimo rimedio.
Olio Essenziale al Rosmarino considerato un potente decontratturante aiuta soprattutto i tendini a migliorare la loro elasticità in prossimità di contratture e calcificazioni rendendoli a livello muscolare, meno rigidi al tocco sia durante il massaggio che la palpazione. Allevia crampi, indolenzimenti e la muscolatura irrigidita.
Olio Essenziale alla Menta Piperita: è un potente antinfiammatorio e analgesico soprattutto utilizzato per combattere nevralgie da cefalea. Se massaggiato sulle tempie durante un forte episodio di mal di testa allevia il dolore e la tensione.
L’olio Essenziale di Menta Piperita può essere impiegato in riflessologia, utilizzando alcune gocce nella parte interessata. Nel massaggio decontratturante è un valido aiuto contro nevralgie e dolori muscolari.
Olio Essenziale alla Lavanda: ricopre un ruolo importante nel massaggio rilassante grazie alle proprietà antinfiammatorie allevia il dolore e migliora il rilassamento muscolare. Grazie al suo potente effetto emana una sensazione di rilassamento e di calma in tutto il corpo, utile a riequilibrare corpo e mente. Negli episodi di cefalea acuta è un ottimo antidolorifico.
PREVENZIONE DELLA CEFALEA E DELLE PROBLEMATICHE COLLATERALI
Per la cefalea muscolo tensiva si possono sfruttare anche esercizi di stretching. Allungare le braccia sopra la testa, guardando il soffitto: cercare di allungare le braccia il più possibile, in modo da “rimettere in asse” collo e colonna. Un altro ottimo esercizio è mettersi carponi e allungare il busto davanti a sé, con le braccia avanti. L’attività fisica si è rivelata determinante poiché ne consegue il rilascio di endorfine, sostanze chimiche prodotte dall’organismo che agiscono da antidolorifici naturali.
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